Categoria catastale C/1 : tutto quello che ti serve sapere

C1 Categoria catastale cos’è e come calcolarne la consistenza

Indice

Categoria catastale C/1: che cosa comprende?

La categoria catastale C/1 (ordinaria) riguarda unità immobiliari destinate a negozi e botteghe (tabella allegata Regio D.L. 13 aprile 1939 n. 652), ovvero locali utilizzati da attività commerciali per la vendita di prodotti. In essa vanno ricompresi anche locali ove vi è somministrazione oltre che vendita, come bar, ristoranti, pasticcerie, etc.

Consistenza catastale categoria C/1

La consistenza catastale per gli immobili in categoria C/1 (negozi e botteghe) si esprime in metri quadri. Questo valore rappresenta un parametro fondamentale per il calcolo della rendita catastale, la quale a sua volta determina la tassazione dell’immobile.

Calcolo della consistenza catastale C/1: metri quadri e percentuali

Per determinare la consistenza catastale della categoria C/1, si segue un metodo specifico che prende in considerazione le diverse aree dell’immobile e le loro relative funzioni.

Ecco come calcolare la consistenza dei C/1:

  • Superficie di vendita (100%): La zona adibita alla vendita vera e propria, dove si trova la clientela, viene conteggiata al 100% della sua superficie netta.
  • Locali accessori diretti (50%): Gli spazi accessori diretti e comunicanti alla zona vendita, come retronegozi, bagni e ripostigli, vengono conteggiati al 50% della loro superficie netta.
  • Locali accessori indiretti (25-30%): Per i locali accessori comunicanti e non comunicanti tipo cantine soffitte locali tecnici, si applica una percentuale variabile tra il 25% ed il 30% della loro superficie netta.

Esempio:

Un negozio con 50 mq di superficie di vendita e 40 mq di retro e wc avrà una consistenza catastale totale di:

  • 50 mq (superficie di vendita) + 20 mq (retro e wc al 50%) = 70 mq

In questo caso, la consistenza catastale di 70 mq, indicata nella visura catastale, non coincide con la metratura totale di 90 mq (50 mq + 40 mq). Questo è un aspetto importante da tenere a mente per evitare fraintendimenti.

Rendita delle categoria C/1

La rendita catastale per la categoria C/1 (negozi e botteghe) si calcola moltiplicando la consistenza catastale (calcolata come visto sopra) per il valore catastale relativa alla categoria C/1.

Il valore catastale viene attribuito ad ogni categoria catastale e nel caso dei C/1 viene espresso in euro al metro quadro.

Il valore varia in base a diversi fattori, tra cui:

  • Comune: E’ intuitivo capire che un immobile possa valere più o meno in funzione al comune dove ricade, vedi il codice catastale.
  • Zona censuaria: Il territorio italiano è suddiviso in zone censuarie, ognuna con una propria tariffa catastale.
  • Categoria catastale: Ogni categoria catastale ha una sua tariffa specifica.
  • Classe catastale: più bassa è la classe e meno vale l’immobile.

Classameto di un negozio

Il classamento per le categorie C/1 è influenzato, a differenza che per le altre categorie, dai seguenti parametri:

  • ubicazione o posizione
  • sviluppo del fronte su strada
  • ampiezza
  • capacità di attrarre la clientela

Per ubicazione o posizione si intende stimare l’importanza della strada/piazza d’affaccio, infatti nella stessa zona censuari ci sono vie più o meno importanti di altre ai fini commerciali.

Per sviluppo del fronte su strada si intende il numero di vetrine e la dimensione.

L’ampiezza, o dimensione del negozio, non è un fattore direttamente proporzionale all’aumento della classe catastale. Pertanto, è necessario un’analisi più approfondita per determinare la classe corretta. Infatti, negozi di grandi dimensioni potrebbero risultare meno appetibili per l’acquisto o l’affitto, e di conseguenza meritare una classe inferiore rispetto a negozi più piccoli ma con una maggiore richiesta.

Capacità di attrarre la clientela di un negozio potrebbe dipendere da molti fattori, ad esempio, un bar situato in una posizione incassata rispetto agli altri edifici .

Se vuoi approfondire l’argomento classi catastali .

Categoria C/1: negozi e non solo

La categoria catastale C/1 comprende principalmente negozi e botteghe, ovvero quegli immobili destinati alla vendita al dettaglio di merci, manufatti, prodotti e derrate alimentari. Rientrano in questa categoria anche locali dove la vendita si accompagna a servizi di somministrazione di cibi e bevande, come bar, ristoranti, pizzerie e pasticcerie.

Tuttavia, questa classificazione non è rigida. In alcuni casi, anche immobili con destinazioni urbanistiche differenti possono essere censiti come C/1 dal catasto. Questo accade soprattutto se l’unità immobiliare presenta caratteristiche che la rendono idonea all’esercizio di un’attività commerciale:

  • Posizione al piano terra: l’accessibilità e la visibilità sono fattori importanti per un negozio.
  • Presenza di vetrine ed espositori: questi elementi sono tipici delle attività commerciali e ne facilitano l’identificazione.

In tali situazioni, il catasto tende a privilegiare le caratteristiche attuali dell’immobile rispetto alla destinazione urbanistica originaria.

Quando la categoria C/1 non è idonea:

Con l’aumentare della metratura e per certe caratteristiche costruttive, la categoria C/1 potrebbe non essere più adeguata. In questi casi, l’immobile potrebbe essere censito in Categoria D/8 in quanto decade la definizione di “piccola distribuzione” o come definiti in gergo urbanistico “esercizi commerciali di vicinato”.

Esempi:

  • Un negozio di alimentari con 50 mq di superficie e vetrine su strada sarà sicuramente classificato C/1.
  • Un grande magazzino con 2.000 mq di superficie, reparti di generi alimentari e non alimentari sarà censito in categoria D/8.
  • Un ristorante sushi in un capannone industriale sarà probabilmente cesnisto in categoria D/8 .
  • Un laboratorio artigianale di abbigliamento, con vetrine e ingresso indipendente, potrebbe essere classificato C/1 dal catasto, pur avendo una destinazione urbanistica originaria diversa.

Conclusioni:

Per la categoria catastale C1 abbiamo trattato i seguenti argomenti:

  • Cos’è e cosa comprende: Negozi e botteghe per vendita al dettaglio (anche con somministrazione cibi/bevande).
  • Consistenza catastale: Calcolata in mq con percentuali per diverse aree (vendita, accessori diretti, accessori indiretti).
  • Rendita catastale: Calcolata moltiplicando la consistenza catastale per il valore catastale (variabile in base a Comune, zona censuaria, categoria e classe catastale).
  • Casi particolari: Immobili con destinazioni diverse (laboratori, uffici) possono essere C/1 se idonei all’attività commerciale (piano terra, vetrine).
  • Quando non è idonea: Metrature elevate o caratteristiche costruttive particolari richiedono altre categorie (D/8, laboratori, uffici).